Biomarcatori cardiovascolari circolanti nella fibrillazione atriale ricorrente: i dati dello studio GISSI-AF


E’ stato valutato il ruolo prognostico dei biomarcatori cardiovascolari circolanti nei pazienti con storia di fibrillazione striale recente.

Predire il mantenimento nel lungo periodo del ritmo sinusale nei pazienti con fibrillazione striale risulta difficile.

Sono state misurate, al basale e dopo 6 e 12 mesi, le concentrazioni plasmatiche di tre specifici marcatori cardiaci ( troponina T ad alta sensibilità [ hsTnT ], frammento aminoterminale del propeptide natriuretico di tipo B [ NT-proBNP ] e propeptide natriuretico atriale regionale medio [ MR-proANP ] ) e tre frammenti stabili di peptidi vasoattivi ( regione meso dell’adrenomedullina [ MR-proADM ], copeptina [ CT-proAVP ] e proendotelina-1 C-terminale [ CT-proET-1 ] ).

Lo studio, prospettico e randomizzato, GISSI-AF, con la partecipazione di 382 pazienti, ha valutato l'effetto del bloccante il recettore dell’angiotensina Valsartan ( Tareg ) nel ridurre la recidiva di fibrillazione atriale.

L’età media dei pazienti era di 68 anni ( 37.2% di sesso femminile ). L’84.8% dei pazienti presentava una storia di ipertensione.

In totale, il 59.7% dei pazienti presentava una storia di fibrillazione atriale con una cardioversione efficace, l’11.8% era andato incontro a 2 o più episodi di fibrillazione atriale nei 6 mesi precedenti la randomizzazione, e il 28,5% presentava entrambi.

I pazienti in fibrillazione atriale a 6 o 12 mesi ( 203 [ 53.1%] con prima recidiva ) presentavano concentrazioni significativamente più alte nella maggior parte dei biomarcatori.

Nonostante i livelli basali bassi, le più alte concentrazioni di hsTnT ( hazard ratio aggiustato, HR=1.15; p=0.007 ), MR-proANP ( HR=1.15; p=0.04 ), NT-proBNP ( HR=1.24; p=0.0001 ) e CT-proET-1 ( HR=1.16; p=0.03 ), erano in grado, in modo indipendente, di predire un più elevato rischio di una prima recidiva di fibrillazione atriale.

I cambiamenti nel corso del tempo di MR-proANP tendevano a predire successiva recidiva ( HR aggiustato=1.53; p=0.06 ).

In conclusione, i marcatori circolanti di danno/deformazione dei cardiomiociti e l'endotelina sono risultati correlati a recidiva di fibrillazione atriale nei pazienti in ritmo sinusale con una storia di fibrillazione atriale recente. ( Xagena2011 )

Latini R et al, J Intern Med 2011; 269:160-171


Cardio2011 Diagno2011



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